
“C’è una forza motrice più forte del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà”
— Albert Einstein
Chi sono
Mi chiamo Roberto Bernini, sono uno psicoterapeuta e svolgo la mia professione ponendo la salute mentale del paziente il mio scopo prioritario. Un percorso da intraprendere con la consapevolezza che l'obiettivo principe, quello del benessere psicologico, è raggiungibile solo con la conquista della propria autonomia. Metto a disposizione la mia professionalità e la mia passione per affrontare questo viaggio insieme.
Da molti anni mi occupo e mi preoccupo del benessere delle altre persone, sia da un punto di vista professionale che di volontariato.
Se pur in ambiti diversi, ho arricchito la mia formazione professionale, lavorando presso cliniche specializzate, centri di recupero e associazioni di volontariato. Ho seguito e seguo persone con problemi di dipendenza da cibo, alcol, fumo e droghe.
Quello dell’addiction, che letteralmente indica la dipendenza, la propensione o la tossicodipendenza vera e propria per qualche genere di sostanza, non necessariamente pericolosa, è uno dei miei ambiti di competenza.
Non è mai facile parlare di sè stessi
E quando lo facciamo siamo sempre condizionati da due timori: quello di scrivere troppo e annoiare il lettore con l’infinitesimale elenco delle cose fatte e quello di scrivere troppo poco omettendo così esperienze comunque importanti per puro amore di sintesi.
Seguendo la massima che l’equilibrio è nel mezzo, presento una lista sufficientemente accurata che sintetizza i miei principali interventi.
Ho costruito la mia esperienza in vari ambiti, SERT, ASL, Centri Specialistici, sempre mosso dall’obbiettivo di voler imparare e apprendere da chi ne sapesse più di me o fosse più preparato in un campo diverso. Il settore scolastico è probabilmente quello dove mi sono applicato con maggior interesse e da maggior tempo, effettuando interventi in istituti superiori sia nella Provincia fiorentina che in quella di Arezzo. Incaricato da committenze diverse, di volta in volta ho eseguito prestazioni che avevano come obiettivi quello di rendere la scuola un luogo piacevole e costruttivo per tutti quanti.
“Non è mai troppo tardi per avere un’infanzia felice.”
- Richard Bandler
Una delle cose su cui sono più d’accordo con Richard Bandler, uno dei due co-fondatori della programmazione neuro linguistica è questa affermazione, oltre alle seguenti.
“Sono un analista interpersonale e con il passare degli anni sono sempre più soddisfatto della scelta di metodo compiuta all’epoca.”
“L’assunto di base di questo orientamento è che l’incontro psicoanalitico è costruito da due partecipanti attivi, due soggettività-paziente e analista che danno forma e sostanza al dialogo. Secondo Sullivan, il principale autore dell’approccio interpersonale, ogni individuo costruisce la propria personalità sulle interazioni che instaura con gli altri. Pur riconoscendo il suo tributo a Freud, egli escludendo la metafora libidica, era solito affermare : “provo molto più interesse per quello che può essere fatto ora, che non per quello che è accaduto in passato”.
Il Metodo EFT
Può sembrare strano, ma 3000 anni fa in Cina i medici avevano delle conoscenze relative al corpo umano a dir poco prodigiose. Sapevano che il nostro corpo è attraversato da dei filamenti di dimensioni ridottissime chiamati meridiani, lungo i quali scorre la nostra energia vitale. I medici orientali erano a conoscenza del fatto che le nostre condizioni di salute dipendono dal nostro equilibrio energetico. Nella professione del loro esercizio, il loro intento era ed è quello di ricreare questo equilibrio una volta una volta che viene perduto e/o compromesso.
La medicina orientale quando, nella seconda metà del XX secolo, si affacciò, sopratutto attraverso la pratica dell’agopuntura, e dello shiatsu nella nostra società venne accolta con molta avversità. Fortunatamente, dopo numerevoli sforzi da parte degli agopuntori, queste resistenze con il passare degli anni sono andate via via dileguandosi. Siamo molto più simili e vicini di quanto pensiamo o di quanto vogliono farci pensare. Le menti più illuminate già da tempo hanno compreso come sia di importanza vitale superare la contrapposizione, presente unicamente nel nostro immaginario e utilizzare entrambe le conoscenze per migliorarsi e ottimizzare i risultati. La diversità percepita tra le due culture, spesso ereditata dalle diverse religioni e da esse alimentata, appartiene forse più alla volontà di mantenere questo iato, piuttosto che superarlo.
Il Metodo EMDR
Serendipità è il neologismo che Francine Shapiro utilizza per descrivere la fortuna grazie alla quale ha scoperto una delle tecniche psicoterapeutiche più innovative all’interno del panorama clinico odierno. Il termine indica l’evento casuale di trovare una cosa non cercata e imprevista, mentre se ne stava cercando un'altra. L’autrice sostiene di aver scoperto, mentre era intenta fare tutt’altro, di poter modificare le proprie emozioni connesse ai pensieri usando in modo volontario i movimenti oculari.
L’EMDR (Eye Movement Desensitisation and Reprocessing) è un metodo terapeutico che prevede l’uso dei movimenti oculari e di altri stimoli dell’attenzione bilaterale o duplice, nonchè l’espressione attraverso le associazioni libere, ai ricordi, ai pensieri e alle immagini angoscianti o emotivamente dolorosi.
I clinici che si specializzano in questa tecnica tendono a riconoscerle un’efficacia assai maggiore rispetto a quella delle forme di psicoterapia puramente verbali. L’EMDR trova adepti tra i professionisti di diversissima impostazione terapeutica: psicoanalitica, cognitiva, comportamentale, sistemica e neurobiologica (Shapiro 2002). Negli ultimi 25 anni, ovvero dal 1989 anno in cui Francine Shapiro scoprì le potenzialità di tale metodologia, sono stati condotti più studi e ricerche scientifiche sull’EMDR che su qualsiasi altro metodo terapeutico (Mosquera Gonzàlez). Le ricerche mostrano che attraverso l’utilizzo dell’EMDR le persone possono, per la prima volta, beneficiare degli effetti di una psicoterapia in tempi molto brevi. Sono stati condotti 24 studi controllati sull’efficacia dell’EMDR che hanno riportato risultati positivi; alcuni di questi studi mostrano che l’84%-90% delle vittime di trauma singolo non manifesta più il disturbo post-traumatico da stress dopo sole 3 sedute di 90 minuti.